Abbiamo già ampiamente parlato di street food, salato e dolce, nominando pizze fritte, crocchè graffe e sfogliatelle, ma a Napoli e nei comuni vesuviani c’è un altro piatto che può essere considerato l’emblema dello street food: ‘o pere e ‘o musso.
Camminando nei vicoletti di Napoli o dei paesi confinanti troverete i tipici furgoncini decorati con tanti limoni, che vendono ‘o pere e ‘o musso. O vecchi negozi che fanno questo da sempre, qualcuno si è così specializzato, che oltre a vendere ‘o pere e o musso, ti dà l’opportunità di sederti a tavolino, per gustare queste specialità!
Si, letteralmente, il piede e il muso, o meglio piede di maiale e muso di vitello. Un’antichissima tradizione artigianale, che si tramanda di generazione in generazione, nata per utilizzare tutte le parti degli animali, scarti compresi, per non buttare niente.
Parliamo infatti delle parti di scarto quali piede e muso del maiale, muso del vitello, mammella della vitella da latte, gli stomaci e l’intestino del vitello e i piedini del capretto. Tutte queste frattaglie vengono pulite accuratamente per poi essere bollite e raffreddate. Quando si acquistano il venditore provvederà a tagliarle in piccoli pezzi, a condirle con tanto limone e sale, metterle in un cuppetiello di carta.
Ma ‘o pere e ‘o musso può essere anche acquistato da asporto, per poi essere consumato a casa, dove i più golosi potranno provvedere a condirlo come più preferiscono. Oltre al sale e al limone c’è chi arricchisce il per e ‘o mus con olive verdi e lupini.
Per non parlare delle trattorie che vi accennavo prima, lì, oltre ai piatti di per e muss condito a discrezione dello chef, troverete la trippa con il sugo e il soffritto o zuppa fiorte, ossia una zuppa fatta sempre con le frattaglie del maile, cotte con il pomodoro, lo strutto, spezie e tanto peperoncino piccante.
Un tour delle nostre zone senza una sosta per comprare ‘o pere e ‘o musso non può dirsi completo!
E voi lo avete provato?