Bussano al citofono…”song ‘o nonn…t’aggia purtato ‘e purpetielle frische! accussì facimm i spaghetti con i “purpetielli” (trad. “sono il nonno, ti ho portato dei piccoli polpi appena pescati). Poche parole concise che riassumono anni di tradizione, che passa di generazione in generazione. La tradizione di chi vive sul mare, dove si può accettare tutto quel che può essere gastronomicamente cattivo, tranne ciò che viene pescato.
Il pesce, i molluschi, i crostacei…tutto obbligatoriamente fresco, altrimenti non ci piace, non si mette in tavola per nessun motivo!
Quel “purpetielle frische” detto dalla persona anziana sintetizza tutto un pensiero, quello della persona d’esperienza che sa riconoscere il “fresco” dal “congelato” e lo porta alle nuove generazioni, meno avvezze in quel senso.
Riconoscere il polpo è importante per la gastronomia vesuviana, perché in base al tipo di piatto che si vuole preparare se ne sceglie un tipo anziché un altro.
Ci sono i cosiddetti “polpi di scoglio“, spesso di grosse dimensioni e adatti per prepararli all’insalata, con limone, olio e prezzemolo o per farne un carpaccio, cioè cotti pressandoli e poi tagliati a fette. Di grosse dimensioni sono anche le “polpesse“, meno pregiate e riconoscibili dai loro tentacoli più lunghi e con ventose asimmetriche.
Infine c’è il cosiddetto “purpetiello”, cioè il polpo piccolo. Il quale può essere di scoglio se è stato pescato prima della sua crescita dimensionale, o di sabbia, detto più propriamente moscardino e riconoscibile per la sua unica fila di ventose sui tentacoli.
Nel nostro caso, i polpi del nonno pescatore, sono quelli piccoli e diventano qualcosa di dionisiaco se preparati col sugo e gli spaghetti.
Di seguito la ricetta della tradizione
Ingredienti per 4 persone
- 400 gr di spaghetti
- 10/12 “purpetielli” (polpi) di piccole dimensioni
- 800 gr di pomodorini del piennolo
- 1 bicchiere di vino bianco
- Olio extra vergine d’oliva (quanto basta)
- Prezzemolo
- Peperoncino
- Aglio
Procedimento
Pulire bene i moscardini. In una padella far rosolare olio, aglio e peperoncino per qualche minuto.
Aggiungere i moscardini e farli rosolare per circa 5 minuti, sfumandoli con un bicchiere di vino bianco.
Evaporato il vino, aggiungere i pomodorini del piennolo in precedenza lavati e tagliati. Salare e lasciare cuocere per circa 40/50 min (i polpi devono diventare morbidi).
In una pentola a parte, calare gli spaghetti nell’acqua che bolle.
Una volta cotti, scolare gli spaghetti e passarli nel sugo dei polpi. Mantecare con del prezzemolo tritato e impiattare.
Buon appetito!