‘A percoca, ossia la percoca, è una pesca dalla polpa gialla e dalla consistenza più compatta, coltivata in diverse regioni italiane.
Le percoche hanno un profumo e sapore intenso che trova la massima espressione nell’abbinamento con il vino…ma questa è un’altra storia e un’altra ricetta, di cui ne parleremo prossimamante!
Esistono numerose varietà di percoche, coltivate in Campania e in altre zone d’Italia, ma qui ci soffermeremo su quelle coltivate nell’area napoletana.
Nell’area napoletana esistono almeno tre varità di percoche [rif.]:
La percoca puteolanea, proveniente dall’aera flegrea e detta anche percoca Vesuviana. E’ la più famosa e matura nel mese di luglio.
La percoca terzarola, coltivata nell’area di Napoli e Caserta, matura a partire dalla fine dell’estate, da agosto ad ottobre, quindi di terza epoca, e per questo “terzarole”.
La varietà napoletana delle percoche alle quali siamo più legati però, è la percoca con il pizzo, coltivata originariamente nell’area Flegrea. Queste percoche sono caratterizzate dall’avere un pizzo molto accentuato. Non è insolito infatti vedere le donne al mercato che prima di acquistare le percoche controllano il “pizzo sotto”, proprio per valutarne la bontà!
Le percoche con il pizzo è che maturano molto tardivamente, tra settembre ed ottobre e per questo appartengono anche alla categoria delle “percoche terzarole”
La raccolta e la selezione vengono effettuate manualmente e con cautela, si usa addirittura disporre della paglia in campo per evitare danni ai frutti in caso di caduta prematura. Le percoche col pizzo, come tutte le percoche campane, oltre che fresche, vengono utilizzate per la realizzazione delle pesche sciroppate od anche a pezzi nel vino [rif.].